Come la logistica a temperatura controllata può supportare la risposta alle calamità naturali

la logistica a temperatura controllata

Come la logistica a temperatura controllata può supportare la risposta alle calamità naturali

Il recente terremoto in Turchia ha causato una vasta distruzione e molte persone sono state gravemente colpite dalla tragedia. In queste situazioni, è importante garantire che la distribuzione di beni di prima necessità, come cibo e acqua o farmaci avvenga in modo rapido e sicuro per aiutare le persone colpite dalla tragedia. La catena del freddo e la logistica a temperatura controllata possono svolgere un ruolo cruciale in questo processo.

La catena del freddo è un sistema che garantisce la conservazione della qualità e della sicurezza degli alimenti attraverso il controllo della temperatura durante la produzione, il trasporto e la distribuzione. La logistica a temperatura controllata, che fa parte della catena del freddo, si occupa del trasporto sicuro e della consegna di prodotti refrigerati o congelati a destinazione. In questo modo, si può garantire che il cibo rimanga fresco e sicuro per il consumo anche durante i trasporti a lunga distanza.

Ma non si tratta solo di beni alimentari, la logistica del freddo, permette la gestione di aiuti umanitari prioritari in situazioni come terremoti e altre catastrofi. Famaci di prima necessità, trasporto di sangue e plasma rientrano a pieno titolo nelle merci che la logistica a temperatura controllata organizza da tempo e che in situazioni d’emergenza diventano fondamentali.

 

Perché la logistica e la catena del freddo sono fondamentali in caso di emergenza

Catastrofi naturali, possono mettere in ginocchio il sistema interno di approvvigionamento dei beni primari. Quanto successo recentemente in Turchia, ha reso impossibile il reperimento in loco di molte materie prime. Tutti gli sforzi di persone, istituzioni e governo sono rinvolti verso la salvaguardia delle persone e intere catene di produzione spazzate via dal terremoto, impiegheranno anni per riprendersi.

La logistica a temperatura controllata può garantire il trasporto di beni necessari anche per lunghe distanze e anche in zone remote. Ci sono inoltre almeno 3 punti che valorizzano il lavoro della catena del freddo e delineano come questa possa supportare emergenze di questo tipo:

  • Mantenimento della qualità e della sicurezza degli alimenti: La logistica a temperatura controllata è fondamentale per garantire che il cibo e l’acqua consegnati alle zone colpite dal terremoto siano freschi e sicuri per il consumo. Questo è particolarmente importante in situazioni di emergenza, in quanto le persone colpite hanno bisogno di cibo e acqua di qualità per mantenere la loro salute.
  • Prevenzione della diffusione di malattie alimentari: La logistica a temperatura controllata aiuta a prevenire la contaminazione del cibo e a garantire la sicurezza alimentare. Questo è importante in situazioni di emergenza, poiché le malattie alimentari possono diffondersi rapidamente in ambienti stressanti e sovraffollati, compromettendo ulteriormente la salute delle persone colpite dal terremoto. Inoltre molti farmaci ed aiuti umanitari anche non alimentari devono essere trasportati a temperatura controllata e quindi avere la possibilità di rifornire ospedali in zone colpite dal sisma dove non vi è la possibilità di reperire nell’immediato alcuni farmaci o il sangue/plasma è importantissimo.
  • Consegna rapida e efficiente di beni di prima necessità: La logistica a temperatura controllata permette di consegnare rapidamente e in modo efficiente beni di prima necessità come cibo, acqua e farmaci alle zone colpite dal terremoto. Questo è fondamentale per aiutare a gestire la situazione di emergenza e per fornire supporto alle persone che ne hanno bisogno il più rapidamente possibile.

 

Nel caso del recente terremoto in Turchia, la catena del freddo e la logistica a temperatura controllata ha aiutato la popolazione colpita, permettendo la distribuzione di cibo fresco e beni di prima necessità che altrimenti non sarebbero stati reperiti in loco. Da diverse zone della Turchia, ma anche dall’Europa, sono partiti camion con unità frigorifere capaci di mantenere la temperatura del carico per farlo arrivare perfetto nelle zone colpite. Non parliamo solo di cibo, ma anche di farmaci e tutto il necessario che è difficilmente reperibile soprattutto nei centri più colpiti.

In sintesi, il caso attuale della Turchia denota come la catena del freddo e la logistica a temperatura controllata possono essere utilizzate per aiutare a gestire la situazione di emergenza dopo un terremoto come quello recentemente verificatosi. Garantendo la distribuzione sicura e rapida di beni di prima necessità, come cibo, acqua e farmaci.